venerdì 21 agosto 2009

domenica 2 agosto 2009

La salute nel boxer


Il sogno di chiunque adotti un cucciolo di boxer è che cresca bello e sano, così da poter esprimere al meglio il suo carattere gioioso e sportivo.
Purtroppo, per quanti accorgimenti si abbiano, non c'è nessuna certezza, che il nostro boxer non sviluppi fin dai primi mesi o anni una patologia, che ne comprometta lo stile di vita o - peggio - che ne causi la fine prematura.
E' bene comunque tenere presenti alcune informazioni di carattere generale.
Il boxer deve alla sua struttura brachicefala (muso schiacciato e canna nasale corta) una certa predisposizione a patologie cardio-respiratorie. Per lo stesso motivo è alta nelle cucciolate l'incidenza di soggetti palatoschisi (che presentano il palato rotto) e che - per l'incapacità di nutrirsi - muoiono nei primi giorni di vita. Inoltre, come accade per le razze a rapido accrescimento, i boxer (maschi in particolare) sono soggetti a malattie dell'apparato scheletrico.
I controlli ufficiali previsti dal Boxer Club Italia (il club di razza ufficiale) riguardano il cuore, la displasia dell'anca e la spondilosi (una specie di calcificazione delle vertebre).
Il cuore si controlla mediante l'auscultazione del soffio ad opera di un veterinario (fin dalle prime settimane) e - per un'indagine più approfondita - con un'ecocardiodoppler: si tratta di una semplice ecografia, che non disturba il cane, viene eseguita senza anestesia e non ha effetti collaterali. Si raccomanda questo esame compiuto l'anno di età, ma se ci sono sospetti vi si può sottoporre anche un cucciolo.
La displasia e la spondilosi si rilevano con una radiografia, che viene effettuata in anestesia totale: esiste - quindi - un modesto rischio di reazione allergica all'anestesia. Il controllo - per avere un parametro fisso di valutazione, visto che le patologie peggiorano con l'età - si fa abitualmente raggiunto un anno di età.
La displasia, molto invalidante in altre razze (es. pastore tedesco o golden retriever) è ben tollerata nel boxer, dove - a parte i rari casi gravi - è per lo più asintomatica. La forte massa muscolare e il suo carattere energico consentono al boxer di convivere bene con una displasia media o lieve.
Più problematico è invece l'aspetto cardiologico, che può avere ripercussioni gravi e mortali fin dai primi mesi.
E' bene sottoporre i proprii cani ai controlli raccomandati, sia a scopo diagnostico, sia in vista della riproduzione, escludendo quei soggetti non esenti da patologie che potrebbero essere trasmesse alla prole.
Bisogna però esser consci, che non necessariamente da genitori non esenti nascono figli malati. Viceversa non c'è garanzia che se i genitori sono esenti anche i figli saranno sani.
Per quanto utili ai fini della selezione, l'importanza dei controlli sanitari non va - a parere di chi scrive - sopravvalutata per l'acquisto del singolo cucciolo, anche per non suscitare la falsa aspettativa di certezze, che non possono essere date in ogni caso. La selezione - sempre a nostro avviso - non può essere ridotta a un calcolo statistico o affidata a criteri matematico-ragionieristici, come se l'allevamento consistesse nel riempire delle tabelline con dati, che si cercano di far combaciare con altri dati. I dati che mancano - infatti - si possono integrare in molti casi col buon senso e quelli che ci sono, vanno comunque usati col discernimento.
Aggiungiamo che alcune patologie come la displasia possono avere un'origine non genetica, ma ambientale dovuta al sovrappeso o a troppa attività sportiva in giovane età. Anche i proprietari - quindi - possono contribuire alla prevenzione della displasia evitando la sovra-alimentazione dei cuccioli (soprattutto eccessivi apporti di calcio) ed esercizi che graverebbero sull'ossatura ancora in fase di formazione (come i salti o salire e scendere le scale).
Va infine ricordato che i controlli ufficiali intercettano solo quelle malattie che si suppone abbiano un'origine ereditaria, ma - purtroppo - ne esistono anche di diverso tipo.
Se si desidera fare i controlli sanitari ufficiali è bene rivolgersi a veterinari abilitati. L'interpretazione delle radiografie può essere poi affidata a due diversi centri di lettura:

FSA - http://www.fondazionesaluteanimale.it/

CELEMASCHE - http://www.celemasche.it/


Recentemente il BCI ha pubblicato sul proprio sito delle statistiche sulla situazione di allevamento in Italia (BOL), che riguardano tra l'altro anche l'aspetto sanitario. Una parte di questi dati può essere liberamente consultata,

http://www.boxeronline.boxerclubitalia.it/intro_stat.aspx

mentre il dettaglio è visibile solo ai soci.
Va detto - comunque - che questi dati sono fortemente parziali, in quanto il BCI non recepisce i controlli effettuati presso la centrale di lettura FSA, perché non ha accesso ai dati e perché i due centri adottano metodi di lettura inconciliabili.
Consigliamo - pertanto - di integrare il BOL con la consultazione del libro genealogico dell'ENCI, che è più completo.

http://lg.enci.it/Hyperion/ihtml/OpenDoc?DocInstanceID=1&DocUUID=00000110546ce794-0000-060d-ac120301&DocVersion=1&isSmartcut=true

Da ultimo ricordiamo che nei boxer maschi è purtroppo alta la percentuale di soggetti monorchidi e criptorchidi. Questo elemento, che è oggetto di valutazione proprio nell'età in cui in genere si adotta il cucciolo (2/3 mesi), deve quindi essere attentamente considerato con l'allevatore e il veterinario. Gli esemplari affetti da monorchidismo e criptorchidismo sono esclusi dalla carriera espositiva e riproduttiva e - pertanto - il prezzo deve essere adeguatamente dimensionato.