martedì 17 marzo 2009

Intervista a Stefano Bartolini


Per gentile concessione dell'Italian Boxer Club
(...)
D: Il panorama cinofilo Le sembra per questo degradato?
R: Fin qui diciamo che è scaduto. Ma purtroppo c'è di peggio. E' diffusa - e questo vale per più razze - la pratica di importare cuccioli dall'Europa dell'est, che vengono venduti nei negozi di pet o per mediazione di veterinari senza scrupoli, ma anche, il che è peggio, proposti come se provenissero dai nostri allevamenti.
D: Come è possibile?
R: I cuccioli vengono registrati come nati in Italia. Questi cani fanno esposizioni dove magari ottengono dei titoli e sono usati come riproduttori, per cui ci troviamo in circolazione degli esemplari la cui linea di sangue non è quella attestata dal pedigree, ma è del tutto falsa e questo compromette la selezione condotta in modo serio.
D: Ma non esistono controlli?
R: In realtà l'ENCI il cui compito primario dovrebbe proprio essere quello di certificare le origini di ogni cane iscritto all'albo genealogico è perfettamente a conoscenza di questo squallido traffico e gli allevatori coinvolti non sono - permettetemi - solo dei "cagnari", ma spesso allevatori con affisso. Tutto questo viene tollerato perché "regolarizzare" un cane di importazione costa un contributo - incassato dall'Enci - di 150 euro, mentre iscrivere un cucciolo nato in Italia circa 15 euro: è chiaro che ci sono in campo forti interessi economici. In questo modo però si penalizza chi in Italia lavora in modo onesto e con autenticità, a vantaggio di chi immette sul mercato soggetti, che provengono chissà da dove e inquinano le nostre linee di sangue riportando indietro il lavoro di tanti anni.
D: E i club di razza come si comportano: ignorano o sono a conoscenza?
R: Nei club di razza ci sono spesso personaggi, il cui primo obiettivo è mantenere la poltrona conquistata e questo riesce solo se non si pestano troppi calli. Come ho detto sopra chi si serve di questi espedienti non è solo il piccolo allevatore di turno. Ci sono anche grossi nomi della cinofilia, che hanno forza e potere sufficienti per usare i consigli direttivi dei club a proprio vantaggio.
D: Che cosa possiamo dire dei giudici di gara?
R: I nostri giudici, parlo in particolare del mondo boxeristico, sono quasi tutti affetti da inguaribile provincialismo. Operano in ristretti circoli, composti dai soliti noti, con una metodologia che potremmo definire "uno scambio alla pari": tu fai un favore a me e io lo faccio a te. Difficilmente fanno corsi di aggiornamento, quasi mai frequentano i ring internazionali e in particolare i ring tedeschi: non dimentichiamoci che la patria della nostra razza è la Germania. Sarebbe come per un professore di lingua inglese non essere mai stato a Londra. Inoltre sono duri a recepire le innovazioni, preferendo fossilizzarsi su visioni e criteri superati. Mi riferisco in particolare al modo di giudicare il boxer integro, che è ormai l'unico modo di concepire il boxer dopo la modifica dello standard del 2001. A dispetto di ciò, in Italia si continuano a vedere sul gradino più alto del podio soggetti completamente amputati e questo trasmette informazioni scorrette a chi assiste alle esposizioni.
(.....)
Stefano Bartolini, Presidente Italian Boxer Club
Per leggere l'intervista integrale, clicca qui:http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=284

Le apparenze ingannano


Il piccolo Amon posa con espressione seria credendo di imitare il papà..

..che invece non si vergogna di fare il bambinone...

lunedì 16 marzo 2009

Cuore di padre


....senza parole...

martedì 10 marzo 2009

Finalmente il rompiscatole è andato a casa..

e io posso godermi in pace il mio nuovo facocero..

mercoledì 4 marzo 2009

Le illusioni perdute

Tagliando corto con le aspettative di chi ancora sperava di poter tagliare almeno la coda, l'ordinanza Martini in tema di amputazioni è pressochè la fotocopia dell'ordinanza Turco. Tant'è che la stampa si è quasi dimenticata di questo aspetto, concentrandosi sul tema più caldo delle aggressioni e dei cani pericolosi. Dovrebbe esser chiaro, contro ogni illusione revanscista, che, se prima un governo di centro-sinistra, poi uno di centro-destra hanno concordemente imboccato questa strada, non c'è cambiamento politico che possa invertire la rotta.
L'unica eccezione prevista è per i cani appartenenti a razze il cui standard ancora prevede la caudectomia, come concessione agli allevatori di quelle razze, che diversamente si troverebbero in difficoltà tra una legge proibizionista da un lato e uno standard che impone l'amputato dall'altro (in vista di una legislazione generale che includa anche quei casi e che non dubitiamo sarà proibizionista).
Ma questo non è il caso del boxer dove lo standard di razza è già stato cambiato dalla Germania nel 2001 a favore dell'integro.
La nuova ordinanza vieta interventi chirurgici intesi a modificare la morfologia dell'animale equiparandoli a maltrattamenti.
Vieta anche la commercializzazione di animali che abbiano subito tali interventi. E qui voglio vedere cosa si inventeranno quei non pochi allevatori, per i quali il taglio della coda è da considerare solo in funzione della carriera espositiva dei soggetti. Voglio andare con un cane in esposizione? Lo lascio integro, ma un cane da giardino posso anche amputarlo. Questa è la tesi che sostengono in spregio alla legge italiana.
In alcuni forum dove allo scadere dell'ordinanza Turco si era subito rialzata la cresta, aleggia un plumbeo silenzio.
Per fare un po' di chiarezza e informazione riassiumiamo la situazione attuale per i boxeristi:
Lo standard della razza boxer dal 2001 prevede che il cane sia integro: pertanto chi acquista un cane amputato oggi, compra un cane non conforme a quanto previsto dal suo standard, che sarà escluso da ogni esposizione per bello che sia.
La legge dello stato italiano (ordinanza Martini) vieta le amputazioni per motivi estetici, considerate maltrattamenti agli animali e vieta anche la vendita di cani amputati in trasgressione della legge: quindi allevatori che amputano e vi vendono i loro cuccioli amputati commettono un duplice reato.
Anche i veterinari devono attenersi alla legge rifiutandosi di amputare i cuccioli, anche se i loro clienti glielo chiedono.
In Italia continuano ad essere ammessi in esposizione - anche se amputati - i cani nati prima del gennaio 2007.
Per approfondire leggi:
http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=266
http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=277

martedì 3 marzo 2009

Ordinanza Martini: indietro non si torna

1. Sono vietati:
d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a:
1) recisione delle corde vocali;
2) taglio delle orecchie;
3) taglio della coda, fatta eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all’emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito e certificato da un medico veterinario, entro la prima settimana di vita dell’animale;
e) la vendita e la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d).
2. Gli interventi chirurgici su corde vocali, orecchie e coda sono consentiti esclusivamente con finalità curative e con modalità conservative certificate da un medico veterinario. Il certificato veterinario segue l’animale e deve essere presentato ogniqualvolta richiesto dalle autorità competenti.
3. Gli interventi chirurgici effettuati in violazione al presente articolo sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale.

Coda protagonista

Non è che sono arterosclerotica! Vi chiedo di riguardare il video che ho già inserito nel post precedente, immaginando che non ci siano le code dei cuccioli. Vi accorgerete che, in particolare la lunga coda di Amon tiene tutta la scena. Per meglio sottolineare la valenza espressiva della sua coda, allegramente sbandierata, sulla sua cima svetta un bianco vessillo.
Viceversa c'è chi, per non accettare una parte del corpo legittimamente detenuta dal proprio cane, si abbandona a sfrenati contorcimenti mentali! Ne volete un saggio? cliccate qui e date una letta veloce: http://amareilboxer.forumfree.net/?t=37241629
E ricordate che il grado di verità di una teoria è inversamente proporzionale alla sua complicazione!