giovedì 8 ottobre 2009

domenica 4 ottobre 2009

venerdì 21 agosto 2009

domenica 2 agosto 2009

La salute nel boxer


Il sogno di chiunque adotti un cucciolo di boxer è che cresca bello e sano, così da poter esprimere al meglio il suo carattere gioioso e sportivo.
Purtroppo, per quanti accorgimenti si abbiano, non c'è nessuna certezza, che il nostro boxer non sviluppi fin dai primi mesi o anni una patologia, che ne comprometta lo stile di vita o - peggio - che ne causi la fine prematura.
E' bene comunque tenere presenti alcune informazioni di carattere generale.
Il boxer deve alla sua struttura brachicefala (muso schiacciato e canna nasale corta) una certa predisposizione a patologie cardio-respiratorie. Per lo stesso motivo è alta nelle cucciolate l'incidenza di soggetti palatoschisi (che presentano il palato rotto) e che - per l'incapacità di nutrirsi - muoiono nei primi giorni di vita. Inoltre, come accade per le razze a rapido accrescimento, i boxer (maschi in particolare) sono soggetti a malattie dell'apparato scheletrico.
I controlli ufficiali previsti dal Boxer Club Italia (il club di razza ufficiale) riguardano il cuore, la displasia dell'anca e la spondilosi (una specie di calcificazione delle vertebre).
Il cuore si controlla mediante l'auscultazione del soffio ad opera di un veterinario (fin dalle prime settimane) e - per un'indagine più approfondita - con un'ecocardiodoppler: si tratta di una semplice ecografia, che non disturba il cane, viene eseguita senza anestesia e non ha effetti collaterali. Si raccomanda questo esame compiuto l'anno di età, ma se ci sono sospetti vi si può sottoporre anche un cucciolo.
La displasia e la spondilosi si rilevano con una radiografia, che viene effettuata in anestesia totale: esiste - quindi - un modesto rischio di reazione allergica all'anestesia. Il controllo - per avere un parametro fisso di valutazione, visto che le patologie peggiorano con l'età - si fa abitualmente raggiunto un anno di età.
La displasia, molto invalidante in altre razze (es. pastore tedesco o golden retriever) è ben tollerata nel boxer, dove - a parte i rari casi gravi - è per lo più asintomatica. La forte massa muscolare e il suo carattere energico consentono al boxer di convivere bene con una displasia media o lieve.
Più problematico è invece l'aspetto cardiologico, che può avere ripercussioni gravi e mortali fin dai primi mesi.
E' bene sottoporre i proprii cani ai controlli raccomandati, sia a scopo diagnostico, sia in vista della riproduzione, escludendo quei soggetti non esenti da patologie che potrebbero essere trasmesse alla prole.
Bisogna però esser consci, che non necessariamente da genitori non esenti nascono figli malati. Viceversa non c'è garanzia che se i genitori sono esenti anche i figli saranno sani.
Per quanto utili ai fini della selezione, l'importanza dei controlli sanitari non va - a parere di chi scrive - sopravvalutata per l'acquisto del singolo cucciolo, anche per non suscitare la falsa aspettativa di certezze, che non possono essere date in ogni caso. La selezione - sempre a nostro avviso - non può essere ridotta a un calcolo statistico o affidata a criteri matematico-ragionieristici, come se l'allevamento consistesse nel riempire delle tabelline con dati, che si cercano di far combaciare con altri dati. I dati che mancano - infatti - si possono integrare in molti casi col buon senso e quelli che ci sono, vanno comunque usati col discernimento.
Aggiungiamo che alcune patologie come la displasia possono avere un'origine non genetica, ma ambientale dovuta al sovrappeso o a troppa attività sportiva in giovane età. Anche i proprietari - quindi - possono contribuire alla prevenzione della displasia evitando la sovra-alimentazione dei cuccioli (soprattutto eccessivi apporti di calcio) ed esercizi che graverebbero sull'ossatura ancora in fase di formazione (come i salti o salire e scendere le scale).
Va infine ricordato che i controlli ufficiali intercettano solo quelle malattie che si suppone abbiano un'origine ereditaria, ma - purtroppo - ne esistono anche di diverso tipo.
Se si desidera fare i controlli sanitari ufficiali è bene rivolgersi a veterinari abilitati. L'interpretazione delle radiografie può essere poi affidata a due diversi centri di lettura:

FSA - http://www.fondazionesaluteanimale.it/

CELEMASCHE - http://www.celemasche.it/


Recentemente il BCI ha pubblicato sul proprio sito delle statistiche sulla situazione di allevamento in Italia (BOL), che riguardano tra l'altro anche l'aspetto sanitario. Una parte di questi dati può essere liberamente consultata,

http://www.boxeronline.boxerclubitalia.it/intro_stat.aspx

mentre il dettaglio è visibile solo ai soci.
Va detto - comunque - che questi dati sono fortemente parziali, in quanto il BCI non recepisce i controlli effettuati presso la centrale di lettura FSA, perché non ha accesso ai dati e perché i due centri adottano metodi di lettura inconciliabili.
Consigliamo - pertanto - di integrare il BOL con la consultazione del libro genealogico dell'ENCI, che è più completo.

http://lg.enci.it/Hyperion/ihtml/OpenDoc?DocInstanceID=1&DocUUID=00000110546ce794-0000-060d-ac120301&DocVersion=1&isSmartcut=true

Da ultimo ricordiamo che nei boxer maschi è purtroppo alta la percentuale di soggetti monorchidi e criptorchidi. Questo elemento, che è oggetto di valutazione proprio nell'età in cui in genere si adotta il cucciolo (2/3 mesi), deve quindi essere attentamente considerato con l'allevatore e il veterinario. Gli esemplari affetti da monorchidismo e criptorchidismo sono esclusi dalla carriera espositiva e riproduttiva e - pertanto - il prezzo deve essere adeguatamente dimensionato.

domenica 19 luglio 2009

sabato 11 luglio 2009

Ringraziamenti



Siccome qualche vero amante e conoscitore della razza esiste (che magari non si blasona tale), Manasse (nato il 21/04/2007) ringrazia il suo allevatore per non aver approfittato dell'ultima stupida proroga per togliergli la coda, ciò che ne avrebbe fatto irrimediabilmente un boxer fuori standard.

mercoledì 8 luglio 2009

Amanti e conoscitori della razza!


http://www.boxernews.eu/forum/index.php?topic=2938.0

"Amanti e conoscitori della razza" espressione quanto mai abusata, che è facile auto-attribuirsi impropriamente. Disgusta leggere gli interventi su un forum internazionale per boxeristi di tanti sedicenti amanti e conoscitori della razza, che ancora si stracciano le vesti contro le leggi proibizioniste, che impediscono di mutilare i loro cani. Rimpiangono i bei tempi andati, sono pieni di livore verso i politici, che hanno osato legiferare senza conoscere la loro amata razza, accusano il BK di metodo dittatoriale, in quanto impone lo standard in modo autocrate anche agli altri paesi.
Naturalmente rivendicano per sè stessi l'esclusiva competenza sulle decisioni inerenti la razza che allevano!
Bene! Questi "conoscitori della razza" sono gli stessi che hanno soppresso migliaia di cuccioli bianchi, col pretesto di un'immaginaria sordità e altre tare genetiche imprecisate, che non sono mai state riscontrate da quando i boxer bianchi si allevano.
Questi "amanti della razza" non hanno speso una parola sul benessere degli animali, che hanno definito un tormentone buono per far campagna elettorale.
Naturalmente è per il bene della loro razza, se operano inutilmente dei cuccioli, che passano mesi della loro infanzia, con orecchie cucite e incerottate per soddisfare il vezzo estetico dei loro allevatori.
Questi "conoscitori della razza" dimostrano di ignorare però la linqua inglese, quando chiedono, che lo standard tedesco non valga per tutti i paesi e che ogni paese possa declinarlo come crede. Cito dal mio vecchio dizionario Zingarelli:
STANDARD: sostantivo maschile inglese - UNITA' DI MISURA, Tipo, modello di numerosi elementi da produrre in serie.
"I conoscitori della razza" invece dello standard, propongono il vecchio adagio: "usanza che vai paese che trovi". Ma - domandiamo - come possono i giudici, valutare in una competizione internazionale, se ciascuno aderisce a uno standard di campanile?
Queste cariatidi dello standard amputato ignorano anche, che il pubblico non è favorevole a sciocchi interventi sugli animali. Portando a passeggio i miei boxer integri ho raccolto solo pareri favorevoli, sul fatto che oggi anche i boxer possono scodinzolare e farsi capire come gli altri cani. Ho anche intercettato curiosità e stupore: "ma è un boxer o non è un boxer?", segno che il boxer integro ha un'immagine sensibilmente diversa rispetto all'amputato. Ecco perchè è indispensabile, che tutti gli Enti competenti, la FCI in primis e tutti i club di razza si impegnino per una uniformazione dello standard (che - per definizione - dovrebbe essere unitario) non solo nelle delibere, ma anche nella prassi delle competizioni internazionali (ATIBOX prima di tutto).

domenica 28 giugno 2009

L'enci riconosce il boxer pezzato


Dalla rivista il mio cane e - per gentile concessione dell'Italian Boxer Club - riportiamo:

La selezione di una razza è sempre una storia di miglioramenti, si sa. Ma negli ultimi 10 anni l'evoluzione nella razza boxer ha avuto una accelerazione.
Ora che sono integri, possiamo ammirare i nostri boxer al naturale. Assieme alle loro orecchie e coda, è stata restituita la capacità di comunicare intraspecifica e con le persone.
Grazie alle battaglie dell'Italian Boxer Club, l'Enci ha riconosciuto il boxer bianco, che - ora che può vantare il proprio pedigree - è stato reintegrato nella razza e può svolgere prove di lavoro.
E' recentissimo infine il riconoscimento da parte dell'Enci del mantello pezzato.
Non si tratta di un'inaudita novità. Il boxer ha sempre presentato queste colorazioni: fulvo, tigrato, bianco e pezzato.
Ma l'ignoranza della storia della razza e la pigrizia della burocrazia avevano cancellato tutto un pezzo del patrimonio genetico del boxer.
Ancora una volta l'Italian Boxer Club ha combattuto - ottenendo un meritato successo - per la conoscenza della razza e contro la discriminazione del boxer di qualunque colore esso sia.

Per approfondire:
http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=293

domenica 24 maggio 2009

Primi caldi

Apriamo un capitolo sul carattere del boxer, iniziando da un sondaggio: suggerite qualcosa di cui abbia paura un boxer! Si sa che gli eventi che più terrorizzano la specie canina, tuoni e fuochi d'artificio, lasciano i nostri boxer indifferenti o incuriositi, se non arrabbiati (con i botti di capodanno).
Proponiamo un esperimento: il boxer ha paura della canna dell'acqua? Nei filmati la soluzione.

Amon scherza con la canna dell'acqua e impazzisce...

martedì 5 maggio 2009

giovedì 23 aprile 2009

mercoledì 8 aprile 2009

Il festival delle code


Un momento di gioco e socializzazione con l'insostituibile mimica delle code.

lunedì 6 aprile 2009

Pubblici ringraziamenti


Manasse si dichiara onorato di aver ricevuto in moglie Roma di Casa Bartolini, figlia del Campione Leonardo. Si allarga la stirpe dei Manosi e si impreziosisce grazie all'apporto della distinta genealogia di Casa Bartolini.
Qui in un momento di distensione Manasse e il piccolo Amon giocano con Roma e Mascia di Casa Bartolini.

mercoledì 1 aprile 2009

martedì 17 marzo 2009

Intervista a Stefano Bartolini


Per gentile concessione dell'Italian Boxer Club
(...)
D: Il panorama cinofilo Le sembra per questo degradato?
R: Fin qui diciamo che è scaduto. Ma purtroppo c'è di peggio. E' diffusa - e questo vale per più razze - la pratica di importare cuccioli dall'Europa dell'est, che vengono venduti nei negozi di pet o per mediazione di veterinari senza scrupoli, ma anche, il che è peggio, proposti come se provenissero dai nostri allevamenti.
D: Come è possibile?
R: I cuccioli vengono registrati come nati in Italia. Questi cani fanno esposizioni dove magari ottengono dei titoli e sono usati come riproduttori, per cui ci troviamo in circolazione degli esemplari la cui linea di sangue non è quella attestata dal pedigree, ma è del tutto falsa e questo compromette la selezione condotta in modo serio.
D: Ma non esistono controlli?
R: In realtà l'ENCI il cui compito primario dovrebbe proprio essere quello di certificare le origini di ogni cane iscritto all'albo genealogico è perfettamente a conoscenza di questo squallido traffico e gli allevatori coinvolti non sono - permettetemi - solo dei "cagnari", ma spesso allevatori con affisso. Tutto questo viene tollerato perché "regolarizzare" un cane di importazione costa un contributo - incassato dall'Enci - di 150 euro, mentre iscrivere un cucciolo nato in Italia circa 15 euro: è chiaro che ci sono in campo forti interessi economici. In questo modo però si penalizza chi in Italia lavora in modo onesto e con autenticità, a vantaggio di chi immette sul mercato soggetti, che provengono chissà da dove e inquinano le nostre linee di sangue riportando indietro il lavoro di tanti anni.
D: E i club di razza come si comportano: ignorano o sono a conoscenza?
R: Nei club di razza ci sono spesso personaggi, il cui primo obiettivo è mantenere la poltrona conquistata e questo riesce solo se non si pestano troppi calli. Come ho detto sopra chi si serve di questi espedienti non è solo il piccolo allevatore di turno. Ci sono anche grossi nomi della cinofilia, che hanno forza e potere sufficienti per usare i consigli direttivi dei club a proprio vantaggio.
D: Che cosa possiamo dire dei giudici di gara?
R: I nostri giudici, parlo in particolare del mondo boxeristico, sono quasi tutti affetti da inguaribile provincialismo. Operano in ristretti circoli, composti dai soliti noti, con una metodologia che potremmo definire "uno scambio alla pari": tu fai un favore a me e io lo faccio a te. Difficilmente fanno corsi di aggiornamento, quasi mai frequentano i ring internazionali e in particolare i ring tedeschi: non dimentichiamoci che la patria della nostra razza è la Germania. Sarebbe come per un professore di lingua inglese non essere mai stato a Londra. Inoltre sono duri a recepire le innovazioni, preferendo fossilizzarsi su visioni e criteri superati. Mi riferisco in particolare al modo di giudicare il boxer integro, che è ormai l'unico modo di concepire il boxer dopo la modifica dello standard del 2001. A dispetto di ciò, in Italia si continuano a vedere sul gradino più alto del podio soggetti completamente amputati e questo trasmette informazioni scorrette a chi assiste alle esposizioni.
(.....)
Stefano Bartolini, Presidente Italian Boxer Club
Per leggere l'intervista integrale, clicca qui:http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=284

Le apparenze ingannano


Il piccolo Amon posa con espressione seria credendo di imitare il papà..

..che invece non si vergogna di fare il bambinone...

lunedì 16 marzo 2009

Cuore di padre


....senza parole...

martedì 10 marzo 2009

Finalmente il rompiscatole è andato a casa..

e io posso godermi in pace il mio nuovo facocero..

mercoledì 4 marzo 2009

Le illusioni perdute

Tagliando corto con le aspettative di chi ancora sperava di poter tagliare almeno la coda, l'ordinanza Martini in tema di amputazioni è pressochè la fotocopia dell'ordinanza Turco. Tant'è che la stampa si è quasi dimenticata di questo aspetto, concentrandosi sul tema più caldo delle aggressioni e dei cani pericolosi. Dovrebbe esser chiaro, contro ogni illusione revanscista, che, se prima un governo di centro-sinistra, poi uno di centro-destra hanno concordemente imboccato questa strada, non c'è cambiamento politico che possa invertire la rotta.
L'unica eccezione prevista è per i cani appartenenti a razze il cui standard ancora prevede la caudectomia, come concessione agli allevatori di quelle razze, che diversamente si troverebbero in difficoltà tra una legge proibizionista da un lato e uno standard che impone l'amputato dall'altro (in vista di una legislazione generale che includa anche quei casi e che non dubitiamo sarà proibizionista).
Ma questo non è il caso del boxer dove lo standard di razza è già stato cambiato dalla Germania nel 2001 a favore dell'integro.
La nuova ordinanza vieta interventi chirurgici intesi a modificare la morfologia dell'animale equiparandoli a maltrattamenti.
Vieta anche la commercializzazione di animali che abbiano subito tali interventi. E qui voglio vedere cosa si inventeranno quei non pochi allevatori, per i quali il taglio della coda è da considerare solo in funzione della carriera espositiva dei soggetti. Voglio andare con un cane in esposizione? Lo lascio integro, ma un cane da giardino posso anche amputarlo. Questa è la tesi che sostengono in spregio alla legge italiana.
In alcuni forum dove allo scadere dell'ordinanza Turco si era subito rialzata la cresta, aleggia un plumbeo silenzio.
Per fare un po' di chiarezza e informazione riassiumiamo la situazione attuale per i boxeristi:
Lo standard della razza boxer dal 2001 prevede che il cane sia integro: pertanto chi acquista un cane amputato oggi, compra un cane non conforme a quanto previsto dal suo standard, che sarà escluso da ogni esposizione per bello che sia.
La legge dello stato italiano (ordinanza Martini) vieta le amputazioni per motivi estetici, considerate maltrattamenti agli animali e vieta anche la vendita di cani amputati in trasgressione della legge: quindi allevatori che amputano e vi vendono i loro cuccioli amputati commettono un duplice reato.
Anche i veterinari devono attenersi alla legge rifiutandosi di amputare i cuccioli, anche se i loro clienti glielo chiedono.
In Italia continuano ad essere ammessi in esposizione - anche se amputati - i cani nati prima del gennaio 2007.
Per approfondire leggi:
http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=266
http://www.italianboxerclub.it/it/reader.php?tipo=News&post=277

martedì 3 marzo 2009

Ordinanza Martini: indietro non si torna

1. Sono vietati:
d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a:
1) recisione delle corde vocali;
2) taglio delle orecchie;
3) taglio della coda, fatta eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all’emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito e certificato da un medico veterinario, entro la prima settimana di vita dell’animale;
e) la vendita e la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d).
2. Gli interventi chirurgici su corde vocali, orecchie e coda sono consentiti esclusivamente con finalità curative e con modalità conservative certificate da un medico veterinario. Il certificato veterinario segue l’animale e deve essere presentato ogniqualvolta richiesto dalle autorità competenti.
3. Gli interventi chirurgici effettuati in violazione al presente articolo sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale.

Coda protagonista

Non è che sono arterosclerotica! Vi chiedo di riguardare il video che ho già inserito nel post precedente, immaginando che non ci siano le code dei cuccioli. Vi accorgerete che, in particolare la lunga coda di Amon tiene tutta la scena. Per meglio sottolineare la valenza espressiva della sua coda, allegramente sbandierata, sulla sua cima svetta un bianco vessillo.
Viceversa c'è chi, per non accettare una parte del corpo legittimamente detenuta dal proprio cane, si abbandona a sfrenati contorcimenti mentali! Ne volete un saggio? cliccate qui e date una letta veloce: http://amareilboxer.forumfree.net/?t=37241629
E ricordate che il grado di verità di una teoria è inversamente proporzionale alla sua complicazione!

giovedì 26 febbraio 2009

Border Collie versus Boxer


Già temprato da questa dura esperienza, viene ulteriormente sfidato in questo duello con Amon.

Gli amici dei Manosi

Questo simpatico "orsetto" di nome Attila è un cucciolo di border collie.
Seppellito da una slavina, ha resistito 9 giorni e - dato ormai per perso - si è liberato da solo scavando un tunnel di 7 metri!!

lunedì 23 febbraio 2009

La sorellina

Lei è Manassina, detta anche Sheela. A differenza del fratello, muso tutto nero e orecchie perfettamente aplomb..
(per gentile concessione del proprietario)

venerdì 20 febbraio 2009

AMON-ello

Scusate la svuregia (i lombardi capiranno) un po' sbirola, ma a quest'età può capitare.

Dal libro dei Re II, cap. 21:

[18] Manàsse si addormentò con i suoi padri; fu sepolto nel giardino di casa sua, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Amon.
[19] Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni in Gerusalemme. Sua madre, di Iotba, si chiamava Meshullemet figlia di Caruz.
[20] Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'aveva fatto il padre Manàsse.
[21] Camminò su tutte le strade su cui aveva camminato il padre e servì gli idoli che suo padre aveva servito e si prostrò davanti ad essi.
[22] Abbandonò il Signore, Dio dei suoi padri, e non seguì la via del Signore.
[23] Contro Amon congiurarono i suoi ufficiali, che uccisero il re nel suo palazzo.
[24] Ma il popolo del paese uccise quanti avevano congiurato contro il re Amon. Il medesimo popolo proclamò re al suo posto il figlio Giosia.
[25] Le altre gesta di Amon, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.
[26] Lo seppellirono nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Giosia.

mercoledì 4 febbraio 2009

Ieri:


Ieri:
Michel di Casa Bartolini (per gentile concessione dell'allevamento di Casa Bartolini)
Una campionessa del passato con coda e orecchie amputate come usava un tempo.

Oggi: boxer più che mai!



Oggi:
Leonardo di Casa Bartolini, figlio di Michel, uno dei primi boxer integri allevati in Italia, non meno campione della mamma e..
Boxer più che mai!
Se avete un boxer o un cane, lasciatelo com'è, non condannatelo a dolorose mutilazioni senza il suo consenso. Non seguite le mode, non pensate a come piace a voi o a quello che vi ha detto il vicino di casa o il veterinario.
Il cane comunica con la coda e le orecchie. Le orecchie amputate e portate alte inducono reazioni difensive negli altri cani, suscitando problemi comportamentali. Con la sua coda vi manifesterà le sue emozioni. E poi se anche fossero appendici inutili, rispondetici: amputereste una parte inutile del vostro corpo?
Se qualcuno la pensa diversamente è invitato da me, dove riceverà una dimostrazione di quanto sia piacevole una mutilazione: può scegliere tra una falange o un orecchio (stiamo parlando dei suoi naturalmente).
By Silvia e Manasse

venerdì 23 gennaio 2009

Manasse chi?

Ovvero chi era Manasse?
Nome proprio della lingua italiana, che deriva dall'ebraico Manasseh e significa "che fa dimenticare", sottintendendo i dolori e le preoccupazioni. Manasse era infatti il figlio primogenito di Giuseppe, figlio del patriarca Giacobbe, la cui storia dolce-amara è raccontata nel libro della Genesi. Venduto per gelosia dai suoi fratelli come schiavo in Egitto, riuscì a migliorare la sua posizione fino a diventare il consigliere del faraone e a sposare una principessa egiziana, che gli diede l'amato Manasse. Quando il popolo di Israele rientrerà in Palestina dall'Egitto, Manasse sarà il capostipite delle tribù cosiddette del Nord.
Ma non è a questo Manasse che ci siamo ispirati, ma a un'altro Manasse biblico, un re cattivo di cui si legge nei libri del Re e delle Cronache, che si diede all'idolatria e ai sacrifici umani, salvo poi pentirsi, dopo l'esilio a Babilonia per punizione divina.
Stupisce che se consultiamo il libro genealogico online (i cinofili capiranno) troviamo solo 2 cani di nome Manasse. Per cui, mentre per trovare gli altri cani serve inserire numero di loi, proprietario, allevatore e quant'altro, per trovare Manasse basta scrivere Manasse e bam vi esce tutto su Manasse.
Strano perchè gli allevatori di tutti i tempi hanno saccheggiato la Bibbia nell'impresa di trovare sempre nuovi nomi per i loro cani. In particolare i boxeristi si sono incattiviti su Mosè e Aronne. Ma - dico io - si può dare il nome del profeta che ha dettato i 10 comandamenti a un boxer, razza notoria per fare solo quello che vuole, o peggio quello di Aronne, da cui discende la stirpe sacerdotale ebraica?!
Stranamente hanno disertato il malvagio Manasse e meglio così che abbiamo in esclusiva la stirpe astro-cinofila dei Manasse.
Vi prometto che il prossimo aggiornamento non sarà così Manasse-centrico. Tornate a leggerci
By Silvia e Manasse

Il capostipite: Manasse detto Manoso

Dal titolo capirete perchè questo blog si chiama dei Manosi.
Qui troverete foto e aggiornamenti sulla dinastia dei Manosi e interessanti informazioni per boxeristi e cinofili in generale.
Tornate a leggerci..
By Silvia